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Forse Le Lucciole Non Si Amano Più (Remastered) - Locanda Delle Fate.lrc

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[00:00.000] 作词 : Michele Conta/Alberto Gaviglio
[00:01.000] 作曲 : Michele Conta/Alberto Gaviglio
[00:28.988]E quando il vento ancora si fermava un po'
[00:35.809]Tra i miei capelli, inventavo favole.
[00:43.457]Poi caddi giù,
[00:45.279]Ma avevo già le mani in tasca.
[00:56.994]Quanti eroi traditi, dal coraggio ed ingannati
[01:04.480]Dall'incenso e dal bianco che qualcuno venderà.
[01:16.511]Dove vanno gli angeli a dormire,
[01:20.924]Dove son finite le illusioni e i sogni
[01:23.958]Che nessuno compra più,
[01:29.522]Tra incerte ombre effimere.
[02:05.463]Pazzi, forti eroi, tutto era sbagliato,
[02:11.837]Vi è mancato il tempo di riprendere fiato.
[02:18.972]Il sangue alla testa si fermò
[02:23.083]E scelse anche per voi.
[03:08.704]Trascinati da un furto di coscienza,
[03:11.753]Abbagliati da miti e da leggende,
[03:16.376]Di miracoli pieni i nostri sogni,
[03:19.216]Non ci bastano più quando fa luce.
[04:16.424]Come non si fanno oscure
[04:20.073]Sempre si alzerà,
[04:24.054]Una luce accesa o spenta ci sarà.
[04:31.418]Mentre dal buio,
[04:33.247]Intanto spunterà una nuova favola,
[04:40.815]La gente guarderà, qualcuno invecchierà.
[04:55.930]Dove i mostri e i santi crepano
[04:58.446]E Dio forse è sceso già,
[05:00.930]Due miliardi di occhi in lacrime,
[05:03.253]In faccia a quel che riderà.
[05:20.951]Dove i mostri e i santi crepano
[05:23.432]E Dio forse è sceso già,
[05:25.960]Due miliardi di occhi in lacrime,
[05:28.261]In faccia a quel che riderà.
[05:47.268]Disposti in cerchio, a raccontare anche al nemico il tuo destino.
[05:51.897]Insieme contro abbracciati innanzi terre ignote.
[05:56.660]Ostie sporche di sangue, noi a chiedere perché.
[06:00.251]Mentre gli occhi sconfinano verso le stelle,
[06:04.108]Le due ali sottili basterebbero a noi.
[06:14.942]Ecco il canto di un vecchio, ubriaco e scontento,
[06:18.661]Che si infetta le ansie che straripano già.
[06:29.589]Troppo scuri i silenzi, nei dintorni e qui dentro,
[06:33.570]Forse le lucciole non si amano più.
[06:44.409]Non so come la morte profumi d'incenso,
[06:48.485]E di suoni di venti e campane.
[07:39.136]E quando il vento ancora si fermava un po'
[07:46.301]Tra i miei capelli, inventavo favole.
[07:53.899]Poi caddi giù,
[07:56.063]Ma avevo già le mani in tasca.
[08:07.805]Quanti eroi traditi, dal coraggio ed ingannati
[08:14.969]Dall'incenso e dal bianco che qualcuno venderà.
[08:27.138]Dove vanno gli angeli a dormire,
[08:31.929]Dove son finite le illusioni e i sogni
[08:36.335]Che nessuno compra più,
[08:40.584]Tra incerte ombre effimere.
text lyrics
作词 : Michele Conta/Alberto Gaviglio
作曲 : Michele Conta/Alberto Gaviglio
E quando il vento ancora si fermava un po'
Tra i miei capelli, inventavo favole.
Poi caddi giù,
Ma avevo già le mani in tasca.
Quanti eroi traditi, dal coraggio ed ingannati
Dall'incenso e dal bianco che qualcuno venderà.
Dove vanno gli angeli a dormire,
Dove son finite le illusioni e i sogni
Che nessuno compra più,
Tra incerte ombre effimere.
Pazzi, forti eroi, tutto era sbagliato,
Vi è mancato il tempo di riprendere fiato.
Il sangue alla testa si fermò
E scelse anche per voi.
Trascinati da un furto di coscienza,
Abbagliati da miti e da leggende,
Di miracoli pieni i nostri sogni,
Non ci bastano più quando fa luce.
Come non si fanno oscure
Sempre si alzerà,
Una luce accesa o spenta ci sarà.
Mentre dal buio,
Intanto spunterà una nuova favola,
La gente guarderà, qualcuno invecchierà.
Dove i mostri e i santi crepano
E Dio forse è sceso già,
Due miliardi di occhi in lacrime,
In faccia a quel che riderà.
Dove i mostri e i santi crepano
E Dio forse è sceso già,
Due miliardi di occhi in lacrime,
In faccia a quel che riderà.
Disposti in cerchio, a raccontare anche al nemico il tuo destino.
Insieme contro abbracciati innanzi terre ignote.
Ostie sporche di sangue, noi a chiedere perché.
Mentre gli occhi sconfinano verso le stelle,
Le due ali sottili basterebbero a noi.
Ecco il canto di un vecchio, ubriaco e scontento,
Che si infetta le ansie che straripano già.
Troppo scuri i silenzi, nei dintorni e qui dentro,
Forse le lucciole non si amano più.
Non so come la morte profumi d'incenso,
E di suoni di venti e campane.
E quando il vento ancora si fermava un po'
Tra i miei capelli, inventavo favole.
Poi caddi giù,
Ma avevo già le mani in tasca.
Quanti eroi traditi, dal coraggio ed ingannati
Dall'incenso e dal bianco che qualcuno venderà.
Dove vanno gli angeli a dormire,
Dove son finite le illusioni e i sogni
Che nessuno compra più,
Tra incerte ombre effimere.