text lyrics
作曲 : Giuseppe VerdiAnnina, donde vieni?Da Parigi.Chi tel commise?Fu la mia signora.Perché?Per alienar cavalli, cocchi,E quanto ancor possiede.Che mai sento!Lo spendìo è grande a viver qui solinghiE tacevi?Mi fu il silenzio imposto.Imposto! or v'abbisogna?Mille luigi.Or vanne andrò a Parigi.Questo colloquio ignori la signora.Il tutto valgo a riparare ancora.Alfredo?Per Parigi or or partiva.E tornerà?Pria che tramonti il giornodirvel m'impose.È strano!...Per voi...Sta bene. In brevegiungerà un uom d'affari, entri all'istante.Ah, ah, scopriva Flora il mio ritiro!E m'invita a danzar per questa sera!Invan m'aspetteràÈ qui un signoreAh! sarà lui che attendo.Madamigella Valéry?Son io.D'Alfredo il padre in me vedete!Voi!Sì, dell'incauto, che a ruina corre,Ammaliato da voi.Donna son io, signore, ed in mia casa;Ch'io vi lasci assentite,Più per voi che per me.(Quai modi!) PureTratto in error voi foste.De' suoi beniDono vuol farviNon l'osò finoraRifiuterei.Pur tanto lussoÈ mistero quest'attoA voi nol sia.Ciel! che discopro!D'ogni vostro avereOr volete spogliarvi?Ah, il passato perché, perché v'accusa?Più non esiste or amo Alfredo, e DioLo cancellò col pentimento mio.Nobili sensi invero!Oh, come dolceMi suona il vostro accento!Ed a tai sensiUn sacrificio chieggoAh no, taceteTerribil cosa chiedereste certoIl previdi... v'attesi... era felice...Troppo...D'Alfredo il padreLa sorte, l'avvenir domanda or quiDe' suoi due figli.Di due figli!