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Tre madri - Fabrizio De André.lrc

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[00:00.00] 作词 : Fabrizio De André
[00:00.00] 作曲 : Fabrizio De André/Gian Piero Reverberi
[00:00.00]Madre di Tito:
[00:00.01]"Tito, non sei figlio di Dio,
[00:06.10]ma c'è chi muore nel dirti addio".
[00:11.26]Madre di Dimaco:
[00:11.46]"Dimaco, ignori chi fu tuo padre,
[00:16.63]ma più di te muore tua madre".
[00:21.34]Le due madri:
[00:22.52]"Con troppe lacrime piangi, Maria,
[00:27.44]solo l'immagine d'un'agonia:
[00:32.43]sai che alla vita, nel terzo giorno,
[00:38.03]il figlio tuo farà ritorno:
[00:43.27]lascia noi piangere, un po' più forte,
[00:49.34]chi non risorgerà più dalla morte".
[01:14.29]Madre di Gesù:
[01:15.87]"Piango di lui ciò che mi è tolto,
[01:20.85]le braccia magre, la fronte, il volto,
[01:26.06]ogni sua vita che vive ancora,
[01:31.12]che vedo spegnersi ora per ora.
[01:36.52]Figlio nel sangue, figlio nel cuore,
[01:42.27]e chi ti chiama - Nostro Signore -,
[01:47.09]nella fatica del tuo sorriso
[01:52.16]cerca un ritaglio di Paradiso.
[01:57.55]Per me sei figlio, vita morente,
[02:03.08]ti portò cieco questo mio ventre,
[02:08.08]come nel grembo, e adesso in croce,
[02:13.49]ti chiama amore questa mia voce.
[02:18.75]Non fossi stato figlio di Dio
[02:23.68]t'avrei ancora per figlio mio".
text lyrics
作词 : Fabrizio De André
作曲 : Fabrizio De André/Gian Piero Reverberi
Madre di Tito:
"Tito, non sei figlio di Dio,
ma c'è chi muore nel dirti addio".
Madre di Dimaco:
"Dimaco, ignori chi fu tuo padre,
ma più di te muore tua madre".
Le due madri:
"Con troppe lacrime piangi, Maria,
solo l'immagine d'un'agonia:
sai che alla vita, nel terzo giorno,
il figlio tuo farà ritorno:
lascia noi piangere, un po' più forte,
chi non risorgerà più dalla morte".
Madre di Gesù:
"Piango di lui ciò che mi è tolto,
le braccia magre, la fronte, il volto,
ogni sua vita che vive ancora,
che vedo spegnersi ora per ora.
Figlio nel sangue, figlio nel cuore,
e chi ti chiama - Nostro Signore -,
nella fatica del tuo sorriso
cerca un ritaglio di Paradiso.
Per me sei figlio, vita morente,
ti portò cieco questo mio ventre,
come nel grembo, e adesso in croce,
ti chiama amore questa mia voce.
Non fossi stato figlio di Dio
t'avrei ancora per figlio mio".